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- Jan 17, 2013
Firenze, una composizione collettiva impressa nelle sue chiese
Camminando per le strade e le piazze di Firenze si avverte la percezione di trovarsi al cospetto di una
straordinaria composizione collettiva, frutto dell’ingegno e dell’impegno di uomini eccelsi e del dialogo
incessante ed armonico delle loro singole creazioni. Nata sulle rive del fiume Arno, fra i pendii degli
Appennini e i dolci fianchi delle colline del Chianti, Firenze è oggi una fotografia vivente del suo fervido
passato, quando grandi pittori, scultori e architetti aggiungevano i propri pezzi a un’inimitabile scenografia
corale.
Una parte cospicua della bellezza del capoluogo toscano è custodita negli esterni e negli interni delle sue
chiese, a cominciare dal Duomo della città, una tappa obbligata per chi prenota un hotel a Firenze. La Cattedrale di Santa Maria del Fiore è un prezioso esemplare dello stile gotico ed è celebre soprattutto per il campanile di Giotto, posizionato insolitamente in linea con la facciata, e per la cupola del Brunelleschi,
caratterizzata dalla tipica forma a uovo e affrescata nella seconda metà del ‘500 dal Giudizio Universale
del Vasari e del suo allievo Zuccari. Soltanto nel 1722, la Cattedrale si arricchì anche della Pietà Bandini di
Michelangelo, realizzata a metà circa del 1500 e oggi, però, conservata nel Museo dell'Opera del Duomo.
Prenotando un hotel a Firenze, non si può, poi, non visitare la Basilica di Santa Croce, all’interno della quale
sono sepolti Michelangelo, Ghiberti, Macchiavelli, Galileo, Foscolo, Alfieri e Rossini. La Basilica è la più
grande chiesa francescana al mondo e rappresenta uno degli specchi più significativi dell’arte fiorentina,
visto che conserva opere di una miriade di artisti diversi: da Cimabue e Giotto a Brunelleschi, da Donatello a
Della Robbia, dal Bronzino al Vasari, da Canova a molti altri.
Visitando la Basilica di Santa Maria Novella, invece, si conosce uno dei luoghi più noti dell’ordine
domenicano e la chiesa preferita da Michelangelo, che la definiva “la sua sposa”. La Basilica, che alterna il
romanico del lato esterno al gotico dell’interno, ha conosciuto continui interventi, fra i quali spiccano quelli
di Leon Battista Alberti, che si occupò della facciata, e del Vasari, che rimosse il recinto del coro e ricostruì
gli altari laterali. A Santa Maria Novella, inoltre, si possono ammirare opere come il Crocifisso di Giotto e la
magnifica Trinità del Masaccio. Da non perdere, infine, il Crocifisso del Brunelleschi, custodito nella cappella
Gondi di Santa Maria Novella.