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180 giorni dopo

Il 12 gennaio 2010 alle h. 22.53 (le 16.53 ora locale) un devastante terremoto ha sconvolto Haiti: 227 mila vittime accertate, 300 mila persone gravemente ferite, circa 100 mila edifici completamente distrutti e 190 mila seriamente danneggiati.

Nove delle undici organizzazioni non governative associate hanno aderito all’appello di raccolta fondi lanciato da AGIRE il 13 gennaio, attivando velocemente progetti di prima emergenza: allestimento di campi e rifugi temporanei per gli sfollati, distribuzioni di generi di prima necessità, cibo e acqua, interventi sanitari.

Grazie alla generosità degli italiani e ai numerosi partner che hanno sostenuto l’iniziativa, AGIRE ha raccolto 14,4 milioni di euro.

A 180 giorni dal terremoto, le organizzazioni hanno speso la totalità dei fondi destinati alla prima fase di risposta all’emergenza (circa il 20%).

>> Oltre 35 mila persone hanno ricevuto un riparo in attesa della ricostruzione delle loro case
>> 25 mila bambini tra i 3 e i 17 anni sono stati coinvolti in programmi educativi e psico-sociali all’interno delle 70 strutture predisposte
>> 41 campi di accoglienza sono stati dotati di servizi igienici e impianti sanitari adeguati
>> Fin dalle prime ore dopo il terremoto, acqua, cibo e beni di prima necessità vengono distribuiti alle fasce più a rischio della popolazione

Nei prossimi 18 mesi, i fondi restanti verranno impiegati per migliorare le condizioni di vita della popolazione colpita dal disastro, affrontare i rischi legati alla stagione degli uragani e imprimere una decisa accelerazione al percorso di ricostruzione.

Al fine di garantire massima trasparenza nell’impiego dei fondi raccolti, AGIRE ha attivato un complesso sistema di controlli e verifiche basato su monitoraggio, valutazione e revisione contabile dei documenti di progetto.
Sono ora disponibili i rapporti semestrali delle organizzazioni impegnate ad Haiti.

Inoltre, in collaborazione con l’Università degli Studi di Torino, AGIRE lancia il progetto WEB-GIS, un nuovo strumento che permetterà, grazie al supporto tecnologico di Google Heart e Google Maps, di volare virtualmente ad Haiti e monitorare gli interventi delle organizzazioni associate.

L’appello di AGIRE si inquadra all’interno di un coordinamento promosso con il Ministero degli Affari Esteri, per garantire una risposta coordinata del sistema-paese alle emergenze in corso nel rispetto dei diversi mandati ed ambiti di intervento.

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